POESIE SU GRASSANO

GIUSI PONTILLO | 24.03.2014

Nel mio paese.

Ho immaginato:
le case in rovina
del mio paese,
le foto ricordo
dentro al cimitero,
gli angeli sognare
nel cuore di una notte,
il pianto dei bimbi
nell’emisfero
del tormento,
la guerra spietata
portarsi via
ogni gioia
di vivere,
il tempo, che incrocia
le assurde vicende
di ogni storia.
Ma, ancora
attendo
fiorire
un lungo sorriso
nel mio cuore.


Sei...

La malinconia
di una statua
in una nicchia
di rocce.

La porta socchiusa
di una vecchia casa,
nel cuore che muore
sui gradini erbosi.

Le mura prive
di fondamenta
di un grande edificio.

La pioggia che batte
sui tetti in rovina.
Lo sguardo spento
di un vecchio
sulla soglia
della lunga strada.

E, certamente vorresti
essere
quella rosa
che riuscirà
a fiorire
con un po’ di calore.


Anima
sei la brina che posa
lungo la valle
di questi giardini
del fertile Basento.
Gli alberi spogli
di questo inverno.
Le luci accese
sul rosa dei monti
del primo albore.
Il bianco sorriso
che impagina i ricordi
nella luce di una candela.
La dolce visualità
di un panorama radioso
che accende d’azzurro
la tua anima,
sulla soglia del Monastero
di Santa Chiara.



Grassano


Come l'aurora,
come le stelle cadenti
che bruciano
dentro le proprie radici,
"amo Grassano".
Come meteora vagante
mi disperdo
dentro le stanze della politica.

Appesa ai ricordi
l'amo ancora!

Con le sue terre brulicanti
di vigneti,
ubriaca come chicco alcolico
dentro gli avvenimenti importanti.

Dentro i crepuscoli
mi sento adagiata,
come le fiamme rosse
della cultura surrealistica,

pensosa nei carboni soffocati
sotto le macerie incenerite,
della storia.


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