E tu che Grassanese sei?

20.08.2014 15:15

                                                Che Grassanese sei?

                

                "Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese."

Non è un caso che lo slogan del nostro gruppo sia questa celebre frase di John F. Kennedy, che meglio di qualsiasi altra evidenzia lo spirito d'iniziativa su cui Vox Populi si fonda. Una frase, un messaggio, una chiara esortazione ad agire per il bene di se stessi e della collettività.
Se ognuno di noi tenesse a mente queste semplici quanto significative parole probabilmente potrebbe definirsi un "cittadino attivo", o quanto meno capace di guardarsi attorno. Un cittadino consapevole di essere "l'uno nel tutto" e di avere la facoltà di cambiare le cose.
Come?
Sfruttando ciò che oggi sembra misteriosamente scomparso, ciò che tutti cercano e in pochi possiedono: la voglia di fare.
Troppo spesso ripetiamo che qui manca il lavoro, manca il denaro, mancano le iniziative e manca perfino la voglia di uscire di casa perchè "viviamo in un mortorio". L'unica cosa che scarseggia davvero è la voglia di agire per tentare di cambiare, e i cambiamenti, si sa, non nascono certo dall'indifferenza.
I problemi economici e la disoccupazione sono temi che quotidianamente si affrontano parlando della grande crisi che da tempo ci affligge. "La vera crisi è la crisi dell'incompetenza L' inconveniente delle   persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita", diceva Albert Einstein.
E quando non si può puntare il dito contro la crisi globale, allora la colpa diventa "degli altri" ,o peggio, si arriva a portar rancore allo stesso Grassano, come se tutto fosse dovuto all'odore di monotonia e desolazione che questo paese emana.
Perchè le strade sono sempre vuote?
Perchè non c'è mai un evento interessante?
Perchè il mio paese non mi offre qualcosa di cui potermi vantare?
Perchè nessuno fa niente per ripulire l'ambiente?
Ma la vera domanda è: Perchè tu, cittadino grassanese, non t'impegni per migliorare?
Dunque, se un esame di coscienza autonomo risulta difficile, ti diamo una piccola mano d’aiuto.

Ricapitoliamo un attimo gli atteggiamenti tipici del grassanese doc.
TIPOLOGIA A: lo svogliato. Colui che la sera esce per inerzia e trascorre la serata lamentandosi, nella vana convinzione che, così facendo, le cose possano migliorare all’istante, come per magia. È quello che tornato dalla vacanza in Salento o chissà dove, fa la foto alla meridionale vuota e ci scrive “quanta gente!” Evviva l’ironia costruttiva! Seguiranno commenti di amici oltremodo passivi.
TIPOLOGIA B: il distruttore nichilista. Non si limita a lamentarsi, ma è fermamente convinto del fatto che  in questo paese non ci sia davvero più nulla da fare, è una situazione da allarme rosso. La sua frase più quotata è “ce ne dobbiamo andare da qua, ormai è tutta terra bruciata!”.
TIPOLOGIA C: colui che cerca di adattarsi. Si sforza ogni sera di non lamentarsi, nonostante la serata non sia proprio il massimo, ma cerca di adeguare le sue pretese alla realtà del paese. Risultato: serata da mediano. Della serie “non mi lamento e sto!”
TIPOLOGIA D: il critico d’eventi. Qualsiasi cosa si faccia non va bene, ogni evento potrebbe essere catalogato nella sezione “cose inutili organizzate quest’estate”. Ha una mira perfetta nello sparare a raffica giudizi e critiche poco costruttive, tanto da annientare tutto quello che si organizza.
TIPOLOGIA E: l’attivista. Non solo pensa positivo, ma si sforza di coinvolgere gente e realizzare quello che ha in mente per il suo paese. Parte dal piccolo, magari è anche intimorito, ma ha dentro quella forza di chi vuole fare e non si lascerà fermare così in fretta. È colui che semina e spera di raccogliere.

Bene, adesso possiamo passare alla fase successiva: stilare una classifica. Pare ci sia un 4 vs 1. Siamo spiacenti, Grassano è stato appena trasferito nella provincia di Malincònia. Ritenta la prossima estete, sarai più fortunato!
Adesso hai due alternative. Puoi riderci su, nella consapevolezza che quella che hai appena letto è la triste realtà, ma vuoi continuare a far finta di nulla, oppure rifletterci un attimo su e capire il perché di questo risultato da bocciatura.
Sii orgoglioso delle nostre risorse, invece di soffermarti su quello che manca e disprezzare ciò che ti circonda! Esci di casa e incontra i tuoi coetanei, informati sui gruppi musicali grassanesi, sulle iniziative delle associazioni, su tutto ciò che suscita la tua curiosità; usa i cassonetti per la spazzatura invece dei marciapiedi. Insomma, fai qualsiasi cosa in tuo potere, se ti impedirà di cullarti nelle lamentele o alimentare il gusto del parlar male.
Grassano è un comune di 5000 abitanti che non offre gli stessi servizi o le stesse opportunità di una grande città. Apprezzare ciò che si ha non è impossibile, anzi, è forse necessario per evitare il conformismo, in una società che evidenzia ciò che non c'è invece di ciò che c'è.
Dunque, caro amico, lettore, concittadino, ti invito a fare il possibile per impedire che il sostantivo "paesino" a noi tanto familiare, diventi sinonimo di "mortorio", il dispregiativo peggiore che tu possa pronunciare, perchè lascia presagire la futura fine del luogo in cui abiti, la mancanza di speranza e di fiducia nella terra su cui sorge la tua casa. Evitare di avere una percezione catastrofica del tuo paese è sicuramente uno sforzo alla tua portata.
Se rifletti, alla fine, l'idea del "mortorio", del piccolo centro destinato al fallimento, non è altro che la prova evidente della pigrizia dei suoi residenti.

"Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle"

Denis Waitley

 

I ragazzi di Vox Populi