Il cece
IL CECE
(Carlo Levi, "il figlio della Parroccola" olio su tela. Anno 1936)
C'era una volta una donna che ventilava i ceci nell'aria. Passò un vecchio e disse:
-dammi un cece-.
La donna non volle darglielo ed il vecchio disse:
-Dio mio, fà soffiare un vento cosi forte da portarle via tutti i ceci-.
Spirò un vento fortissimo che fece volar via tutti i ceci.
Il vecchio riuscì a raccoglierne solo uno. Col cece in mano il vecchio andò da una donna e disse:
- Donna, mi tieni questo cece perchè devo sbrigare una commissione?-
La donna glielo fece lasciare ma dopo un pò una gallina si mangiò il cece. Quando ritornò il vecchio e sentì l'accaduto, incominciò a dire:
-O mi dai il mio cece o mi dai la tua gallina! -O mi dai il mio cece o mi dai la tua gallina! -
La povera donna dovette dargli la gallina.
Con la gallina in mano il vecchio andò da un'altra donna e disse:
-donna mi tieni questa gallina perchè devo sbrigare un servizio?-
La donna rispose di si e gliela fece lasciare. Ma dopo andò un maiale ed uccise la povera gallina.
Ritornato il vecchio e sentito l'accaduto incominciò a dire:
-O mi dai la mia gallina O mi dai il tuo maiale! O mi dai la mia gallina o mi dai il tuo maiale-
La povera donna dovette dargli il maiale.
Il vecchio lo prese ed andò da un'altra donna e le disse:
-Donna mi fai lasciare questo maiale nella tua stalla perchè devo sbrigare una commissione?-.
La donna glielo fece lasciare, ma nella stalla c'era un bel cavallo che con un calcio uccise il porco.
Quando il vecchio ritornò e sentì l'accaduto incominciò a dire:
-O mi dai il mio maiale o mi dai il tuo cavalluccio! -O mi dai il mio maiale o mi dai il tuo cavalluccio!-.
La povera donna dovette dargli il cavalluccio.
Il vecchio con il cavallo andò da un'altra donna e disse:
-Donna mi tieni questo cavallo perchè devo sbrigare una commissione?-
La donna rispose di si ed il vecchio legò il cavallo davanti alla porta e se ne andó.
Quella donna aveva due figlie malate ed il medico le aveva detto che per guarirle dovevano mangiare bene. Ma la poveretta non possedeva nulla e non sapeva come fare.
Passò un giorno, ne passarono due ma il vecchio non veniva a prendersi il cavallo.
La donna allora lo fece uccidere e fece mangiare i figli.
Quando il vecchio tornò e sentì che gli avevano ucciso il cavallo incominciò a dire:
-O dammi il mio cavallo o dammi le tue bambine-.
La donna fu costretta a dargli le due figlie.
Il vecchio le mise in un sacchetto e andò da un'altra donna e le disse:
-Brava donna, mi tieni questo sacchetto che ho da sbrigare una faccenda?-.
-Lascialo qui- rispose la donna.
Dopo un po' le bambine cominciarono a piangere. Appena le sentì, le fece uscire dal sacchetto e le nascose in un cestone, mettendo nel sacchetto vuoto un cucumo con delle crepe ed un cane.
Al suo ritorno, il vecchio trovò il sacchetto come lui lo aveva lasciato. Lo prese, se lo mise sulle spalle e andò via. Lungo la strada si sentì tutto bagnato; pensò che le due bambine avessero fatto la pipì.
Tra sè e sè disse:
-Sul ponte faremo i conti con voi! Sul ponte faremo i conti con voi!-
Giunto al ponte, il vecchio buttò a terra il sacchetto dal quale uscì il cane che con un morso gli scippò il naso.
Allora il vecchio cominciò a gridare:
-Tie' quà, ciù ciù, pane e cacio e dammi il mio naso! Tie' quà, ciù ciù, pane e cacio e dammi il mio naso!-. * * *