A Noi la Parola...

02.11.2013 17:52

                                          

La storia di Grassano è abbastanza recente e le sue origine risalgono al 1200, cosi come ben evidenziato dai vari studiosi di storia locale. E' stata sede dei Cavalieri di Malta ed è stata oggetto di un'indagine parlamentare sullla miseria, coordinata dall'onorevole Gaetano Ambrico; definito da Carlo Levi " una piccola Gerusalemme" e considerato "un paese da trasferire" per le sue condizioni di dissesto idrogeologico dal famoso professor Cotecchia. Grassano ha dato i natali a tanti uomini illustri da Niccolò Siggillino ( poeta) ad Arcangelo Ilvento ( igienista) che ha contribuito alla sconfitta della malaria nell'Italia Meridionale ed stato  oggetto d'indagine parlamentare sulla miseria. Il territorio comunale, negli anni, è stato soggetto a numerosi movimenti franosi. La comunità grassanese è stata sempre ricca di associazioni culturali, parocchiali e di volontariato e ha visto la presenza dei vari partiti presenti a livello nazionale. L'esigenza di pubblicare questi articoli nasce dalla volontà di aprire un dibattito sulle cause dell'attuale passività nei confronti  della vita culturale e sociale. A Noi giovani studenti universitari, sembra che negli ultimi anni, questo spirito sia venuto meno e la volontà di questo "Foglio" è quella di partire dalle nostre radici per poter ipotizzare un futuro diverso, un futuro migliore. E' necessario riflettere sulle nostre origine, l'agro di Grassano è molto piccolo e quindi è stato oggetto di emigrazione nei territori  vicini. Questo è un fatto positivo perchè il fenomeno del "campalinismo"  non è molto radicato in noi anzi lo spirito  di accoglienza e di solidarietà è molto radicato. La laboriosità dei grassanesi è celebre, cosi come  l'acutezza politica e lo spirito imprenditoriale. Perchè tutto questo è venuto meno?  Perchè il dibattito politico è morto? Perchè c'è una crisi delle associazioni? Perchè un'intera generazione è assente dalla vita comunitaria? Questo primo numero non vuole essere altro che lo stimolo ad aprire un dibattito sul nostro amato paese la cui posizione geografica è invidiabile perchè baricentrica rispetto a Matera e Potenza e facilmente raggiungibile dagli altri comuni vicini. L'unica zona fertile, quella dei giardini, non è mai decollata produttivamente, perchè? Perchè l'artigianato fiorente è morto? Perchè il disagio giovanile è molto aumentato? Perchè la qualità della vita non migliora? Perchè i giovani sono lontani dal dibattito culturale? Sarà una modesta riflessione,  che vuole sensibilizzare il maggior numero di giovani a voler approfondire queste tematiche perchè è vero quello che affermava il presidente americano Kennedy: " NON CHIEDERTI COSA IL TUO PAESE PUO' FARE PER TE, CHIEDITI COSA TU PUOI FARE PER IL TUO PAESE". Vox Populi...

 

                                                                                                                                                                                                        Michele Incampo