L'astensionismo non giova a nessuno

22.11.2013 21:14

                        L'astensionismo non giova a nessuno

 

                                                  

 

                                "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
                                        Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico."


Questo è L'Articolo 48 della nostra amata Costituzione che recita uno dei più importanti.
La forma di questo articolo è nella sua semplicità, stupendo e complicato allo stesso tempo.
Il diritto al voto è il diritto che meglio esprime il sincero e puro principio della democrazia.
Non votare sarebbe un insulto alla memoria dei fondatori della democrazia.

Nelle ultime elezioni regionali alle urne sono andati  solo il 47,6% degli elettori, rispetto al 62,8% delle precedenti elezioni. Netto il calo degli elettori . Un crollo del numero dei votanti che ha interessato di più la provincia di Matera dove ha votato solo il 47,01% degli elettori, con uno scarto di oltre 20 punti rispetto al 68,36% delle elezioni 2010. E a Grassano circa il 36% .E' evidente che l'astensionismo, secondo i dati riportati, è stato elevato. Forse dovuto a legittimi impedimenti, come la distanza per molti lucani fuori sede impossibilitati a fare ritorno nella loro regione per motivi di lavoro, studio o logistici di viaggio, tuttavia, non bisogna dimenticare quella che è stata la libera scelta di alcuni di  non andare alle urne ad esercitare il proprio diritto/dovere di voto.


       " Popolo c'è speranza, siamo noi la speranza che faciamo il cambiamento in quelle urne”.

Indipendentemente dal vincitore,  ricordate che tutti noi possiamo fare sempre qualcosa per migliorare il posto in cui viviamo;  non aspettiamo che lo facciano gli altri.

"La nostra repubblica è fondata sul lavoro; non sui lavoratori, non è classista. E' fondata sul contributo che ognuno di noi può dare. Significa essere fondati sulla passione: lavoro vuol dire impegno, non sul privilegio o sul lavoro degli altri ma sul contributo che ognuno di noi può portare."

Spesso ci rifiutiamo di ammettere che le cose possono essere viste in modo diverso da come le vediamo noi, perché questo ci obbligherebbe a riconsiderarle e ad approfondirle: il che costa, lo riconosco, una certa fatica. Ma il significato della vita si cela appunto in questa fatica. Colui che non è disposto ad affrontarla, rinuncia a vivere, e si accontenta di respirare, riducendosi ad un semplice essere passivo. E’ troppo facile, infatti, rinunciare alle fatiche: preferiamo chiuderci in noi stessi, nel nostro cervello, nel nostro mondo, dove esistono unicamente le leggi dettate da noi e nient’altro. Non esiste nulla al di là del nostro modo di pensare, che imporremo a chiunque incontreremo.
Il problema è che il mondo VERO è lì fuori, non è quello che ognuno costruisce nella propria testa.
E il mondo vero, cari amici, non si fa scrupoli di voi. Un uomo solo, in questo mondo, non è niente, e non esiste altro mondo all’infuori di questo. Perciò, quello che è realmente importante, è il confronto, il contatto con l’esterno, lo scambio di idee. Se manca il confronto, manca chi potrebbe riportarci alla realtà, facendoci notare possibili errori, perché il mondo vero non è così lineare come quello creato dal nostro cervello, ma è composto di contenuti formali e disordinati.
Il ripiegamento in se stessi genera indifferenza nei confronti di ciò che ci circonda. “L’indifferenza è abulia (assenza di volontà), è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti.” (Mt 11,12)
Ma perché diventiamo indifferenti, tanto da dimenticarci della nostra amata terra?
Perché ci chiudiamo in noi stessi?
Forse perché siamo troppo arroganti, o lo siamo troppo poco.
La realtà è che noi viviamo in questo mondo, e se questo non gira bene, dobbiamo mobilitarci.
La realtà è che noi viviamo a Grassano, e se questo non gira bene, dobbiamo attivarci per cambiarlo.
L’appello è rivolto a tutti, non vogliamo assenteismi, ne’ astensionismi, perché questi consegnano il controllo della realtà in mano a un gruppo ristretto.
Perciò ragazzi, tirate fuori idee e non solo: ognuno ha delle qualità, ma se le userete soltanto per voi stessi, non avrete di certo dato loro un senso.
Quello che sta a cuore a
VOX POPULI VOX DEI è il bene del paese, e abbiamo bisogno di tutti voi per raggiungere questo obbiettivo.

                                                                        “Migliorare insieme”

 

    Lorenzo Lagonigro 

                                                                                                                                                                                                                                                        

                                                                                                                                                                                                                                                         (  Foto di Nicola Bronzino)