Le 9 cose che vorrei

12.01.2015 21:06

                      LE 9 COSE CHE VORREI TROVARE QUANDO TORNO A GRASSANO

                                    

Sono cresciuto in una famiglia di grandi milanisti con il poster dell'intramontabile capitano Paolo Maldini e con la sua mitica maglia numero 3 appeso in camera;
a scuola non sono mai stato il primo della classe e con il 3 eravamo grandi amici. La prima uscita con la prima fidanzatina l'ho sudata tre volte e solo alla terza richiesta ci sono uscito;
Dante considerava il 3 numero perfetto, perchè simboleggiava la Trinità, e su di esso (e i suoi multipli) decise di basare la struttura della sua opera, 9 i cerchi infernali, 9 le partizioni in cui è diviso il purgatorio, 9 i cieli del paradiso.
Ora non dico che cambiando queste 9 cose Grassano diventerà il posto perfetto per eccellenza ma ogni volta che torno a casa vorrei trovare quelle 9 cose cambiate.

1: Vorrei una soluzione per un ex campo da calcio che ha visto la storia del calcio Grassanese e che ora non si riconosce più. Un campo dove i nostri nonni, padri e perfino noi abbiamo messo le scarpette e tirato calci ad una palla.
Che fare? Cosa realizzare? Vorrei un parco giochi, un altro campo, un parcheggio.
Voglio una soluzione e non una discarica.

2: Vorrei non vedere più quell'enorme edificio intitolato ad A.Ilvento (ex scuola media) chiuso e giorno dopo giorno reso protagonista di atti vandalici. Voglio una soluzione.

 

3: Vorrei vedere delle villette comunali più curate, ricche di giochi per bambini, pulite e colorate e non spoglie e piene di grigio.

Le voglio colorate come quella di via Fratelli Cervi.

4: Vorrei poter girare per le via del mio paese e trovare una raccolta differenziata degna di esser chiamata cosi. Con appositi contenitori che vengono svuotati giornalmente, con un porta a porta efficiente e introducendo dei sistemi di smaltimento rifiuti che agevolino anche le tasche dei cittadini. Perchè se rispetti il tuo ambiente rispetti te stesso. Vorrei un paese più eco sostenibile!

Voglio vivere in un paese in cui si deve ricominciare a sentirsi parte di quel paese.

5: Vorrei poter passeggiare la domenica mattina e la sera in via Meridionale e non vedere un muro pieno di scritte, un intonaco rovinato e manifesti fuori luogo.
Voglio vedere una bella opera d'arte di un'artista grassanese, perchè i nostri talenti si valorizzano anche cosi.

6: Vorrei vedere delle pensile per studenti alle fermate degli autobus. Quelle fermate affollate a prima mattina con il freddo, la pioggia, la nebbia, il sonno e un viaggio sulle spalle da sopportare, che tutti noi abbiamo affrontato e affronteranno tanti studenti e lavoratori.
Voglio un po' di rispetto anche per loro.

7: Vorrei vedere un centro storico valorizzato. Raccontare di Carlo Levi , descrivere un presepe sempre chiuso, raccontare dei cavalieri di Malta. Posti da valorizzare, usanze da far conoscere, tramandare ma soprattutto non dimenticare. Prodotti tipici da degustare e da esportare e non dimenticare. La cultura è il greggio più importante, altro che petrolio e noi la stiamo sotterrando.
Voglio vivere in un paese in cui la cultura sia valorizzata come un investimento sul futuro.

8: Vorrei uno spazio per i giovani, un luogo pubblico. Vorrei vedere un auditorium per un paese che lo aspetta da tempo ma è ancora chiuso. Perchè si potrebbero fare tantissime cose e invece è ancora li. Voglio vedere un auditorium aperto.

9: Vorrei un paese come quello che ho io: bello nel suo abbandono, pulito nella sua sporcizia, vivo nella sua solitudine. Perchè tornarci è sempre bello e lasciarlo è sempre un colpo al cuore. Perchè a Grassano hai persone, luoghi, ricordi che sono, saranno e resteranno per sempre nel tuo cuore.
Voglio un paese in cui si riscopra il piacere di discutere, non di parteggiare come allo stadio per due squadre quasi uguali.

Amare il proprio paese per le sue debolezze ed elogiarlo per le sue bellezze.

 

       Con i "vorrei" non si e' mai fatto niente. Con i "proverò", si sono fatte grandi cose.

                                      Con i "voglio" si sono fatti miracoli.

 

 

                                                                                                                                Michele Incampo