Marconia 0 - Grassano 1

05.01.2015 20:03

                                             "Anno nuovo vita nuova"

                        

La prima volta, si sa, non si scorda mai! La prima vittoria in trasferta la stavano aspettando tutti con ansia, ma nemmeno Martin Scorsese avrebbe scritto una sceneggiatura così imprevedibile come quella a cui hanno assistito gli spettatori presenti Domenica a Pisticci per la prima gara di campionato del nuovo anno.
“Anno nuovo, vita nuova” dicevano: il Grassano Calcio prende in parola il detto e riesce finalmente a rientrare a casa da una trasferta con i 3 punti in tasca. Che sia di buon auspicio per il prosieguo del campionato? Lo scopriremo tra qualche gara, ma la sensazione è che la vittoria non abbia portato solo un balzo in classifica dal quarto al terzo posto (scavalcando proprio il Marconia e rimanendo a -1 dal Potenza e a -7 dal Viggiano capolista), ma anche una rinnovata padronanza dei nostri mezzi e un coraggio che finora fuori dal fortino Comunale non eravamo mai riusciti ad avere.
Perché la partita è stata dura (non solo per gli interventi degli avversari) e il terreno di gioco in pessime condizioni e questo ha influito non poco sul gioco della nostra squadra (abituata più al giropalla e al tiki-taka, che ai lanci lunghi ai quali si è dovuta affidare ieri per cause di forza maggiore).
Il Grassano  non ha sbagliato, ma quanto hanno dovuto faticare i nostri ragazzi per centrare l’obiettivo è testimoniato dalla lunga e prolungata esultanza e della corsa di tutta la squadra (dalla porta alla panchina) verso il mattatore Bonelli (che nei festeggiamenti ha anche rischiato di lasciarci il naso per la troppa foga dei suoi compagni nel correre verso di lui e sotterrarlo di abbracci).
La partita inizia in un clima molto tranquillo: c’è il sole sul San Gaetano di Pisticci e le tribune sono affollate da poche decine di tifosi, alcuni dei quali giunti anche da Grassano per sostenere un gruppo che ha bisogno della vicinanza e del calore della popolazione per crescere e migliorare gara dopo gara. Pronti-via e il Grassano è all’attacco! I nostri ci credono e nel primo tempo non subiscono praticamente niente (la prima occasione per il Marconia arriva addirittura nei minuti di recupero della prima frazione su un calcio d’angolo regalato da Dininno e concluso da un avversario con una conclusione abbondantemente sopra la traversa che non impensierisce comunque un attento Dirienzo). Al contrario, è il Grassano a creare e ad avere le occasioni migliori: prima Lioji scatta in profondità, ma non trova la palla al momento della conclusione di fronte al portiere (anche a causa delle condizioni “mediocri” del terreno di gioco che gli impediscono di impattare la palla come avrebbe voluto); poi Bonelli va via sulla destra e si accentra, concludendo però debolmente e centralmente di sinistro (ignorando Lioji e Ditrinco meglio piazzati di lui); infine ci prova anche Dileo concludendo di poco fuori. Al riposo siamo sullo 0-0 e la sensazione dagli spalti è che la partita possa essere ben gestita dai nostri. Poi succede quello che non ti aspetti e al rientro dagli spogliatoi una palla persa proprio da Dileo porta il centravanti dei padroni di casa al contatto con Dileo e Debellis A." A dirla tutta, il contatto sembra lieve, ma l’arbitro è inflessibile e indica il dischetto. Tutta la squadra è ora sulle spalle di Dirienzo, perché siamo solo al 2’ della ripresa e il vantaggio del Marconia potrebbe far saltare i piani del Grassano, determinato nel volere a tutti i costi la vittoria. Ed è quando la palla schizza alta sopra la traversa che il Grassano tira fuori l’orgoglio (e un urlo liberatorio) che carica tutta la squadra, dal più giovane al più esperto. Da lì in poi, dall’errore dal dischetto, la partita cambia e diventa maschia e ruvida. Questa volta i nostri però non hanno paura, non tirano indietro la gamba e non si ritirano nemmeno quando vengono affrontati a muso duro dai più esperti calciatori di casa. Guarino e Caruso giocano d’astuzia e fanno di tutto per far innervosire gli avversari fino alla definitiva espulsione del capitano della squadra di casa, reo di aver minacciato proprio Guarino. A quel punto sono più calci che calcio, perché il Marconia è nervoso e il Grassano inizia quasi ad essere soddisfatto del punticino che sta conquistando. Ogni contrasto diventa però l’occasione per accendere un capannello tra i calciatori e soprattutto la squadra di casa cerca spesso il contatto fisico perché atleticamente il Grassano è messo meglio, inizia a far girare la palla (sfiancando gli avversari e costringendoli ad interventi spesso in ritardo) e iniziando di nuovo a creare palle-gol. Giocando palla a terra è tutta un’altra storia, anche se paradossalmente le occasioni migliori nascono tutte da situazioni di contropiede sfruttando la velocità e la profondità creata da Lioji che, lanciato una volta da Guarino e una volta da Dileo, si ritrova in ben due occasioni a tu per tu col portiere: la prima conclusione viene respinta con i piedi, mentre la seconda si spegne debolmente sul fondo, alla sinistra del portiere. L’incredulità in panchina è tanta perché manca poco e le occasioni erano davvero ghiotte. Entra Ilvento P. al posto di Caruso e questo ragazzo dimostra tanta personalità a centrocampo: le prende con regolarità, ma non si fa mai sottomettere dall’avversario; non è sbruffone e non è mai superficiale; sceglie sempre il passaggio per il compagno posizionato meglio ed è educato con i piedi: se questi sono i nuovi talenti del Grassano (è nato nel 1998) allora nei prossimi anni ci sarà da divertirsi. C’è ancora tempo però per un palo colpito da Ditrinco su calcio di punizione di Dininno (anche se l’azione era stata interrotta per fuorigioco) prima che l’arbitro mostri al pubblico i 3 minuti di recupero. Sembrano pochi (viste le continue interruzioni per colluttazioni varie nella ripresa) ma a quanto pare sufficienti per lanciare ancora una volta in contropiede i nostri attaccanti. Questa volta, Bonelli e Lioji corrono fianco a fianco l’uno dell’altro prima di dividersi davanti al portiere: ancora una volta Bonelli sceglie la soluzione personale invece di servire il compagno che (a ben vedere) era finito in fuorigioco. Non ha paura questa volta Bonelli e sa che la sua conclusione potrebbe valere la gloria per una squadra intera: il campo sembra improvvisamente allungarsi e non finire più come nel cartone giapponese “Holly & Benji”, ma il nostro attaccante tiene lo sguardo fisso sul pallone fino a quando non si ritrova a pochi metri dal portiere avversario e lo fredda con il cucchiaio (conclusione tanto bella quanto pericolosa!) che fa impazzire di gioia i pochi tifosi giunti da Grassano! Tutti, dai giocatori in panchina aldirigente accompagnatore Michele Devito, corrono in campo a sotterrare di abbracci Bonelli che si fa così perdonare per una prestazione un po’ al di sotto delle sue possibilità. Ciò che conta davvero però è che in quel pallone ci ha messo tutto lo spirito e la voglia di farcela di un gruppo che ora (senza voler fare voli pindarici) vuole fortemente la promozione in prima categoria (seppure il distacco dalla prima è comunque notevole) per fare in modo che sempre più Grassanesi si avvicinino alla squadra e possano essere parte di questa bella realtà che è quella del Grassano Calcio. Il terzo tempo del Grassano è come al solito l’occasione per fare il punto sulla partita e rivedere ciò che non è andato e ciò che ha funzionato davanti a una birra e un pezzo di pizza.

La sensazione è che ora si possa davvero cominciare a (ri)costruire i fasti del Grassano che fu, perché i giocatori di oggi ci auguriamo che possano diventare le vecchie glorie di domani..

 

 

I migliori:

(Bonelli e Lioji nel post partita mentre affinano la loro intesa fuori dal campo)
Bonelli: Assente ingiustificato per gran parte del match. Giocare dietro le punte forse non è il suo forte, ma quando può scatenarsi in campo aperto diventa pericoloso per qualunque difesa sfruttando la grande velocità e l’abilità nel dribbling. Il gol nel finale lo riabilita e lo porta ad essere l’eroe di giornata, ma se non avesse segnato? LAZZARO RESUSCITATO

Matera: Altra partita senza un giallo ed è già questa una notizia! Sembra sempre più a suo agio nel nuovo ruolo di centrale difensivo e la sua grande esperienza porta i compagni di reparto a trovare in lui un’ancora di salvezza nei momenti di difficoltà. Riesce anche ad uscire da situazioni complicate palla al piede e un po’ come Bonucci non la butta mai via ma cerca sempre di servire i compagni posizionati meglio. EVER GREEN

Ilvento P.: Gioca un quarto d’ora di partita e lo fa’ con personalità e coraggio. Spende tutto quello che ha e corre anche per i compagni che hanno finito la benzina. Non era facile entrare in partita ieri, con avversari esperti e ruvidi, ma lui ad ogni colpo che riceve si tira su i calzettoni e riprende a correre senza far polemica. Lo inseriamo tra i migliori perché sia anche un segnale per i tanti ragazzi di Grassano suoi coetanei che si avvicinano al mondo del pallone. FORREST GUMP

 

                                                                                                                             Giancarlo Bronzino