Passato il Santo, passata la festa

01.10.2016 22:39

                                PASSATO IL SANTO, PASSATA LA FESTA

                  

(Foto di Giovanni Bolettieri da Instagram)

“O signore dei viaggiatori ascolta questo figlio immerso nei colori che crede che la luce sia sempre una sola che si distende sulle e cose e le colora, di rosso, di blu, di giallo, di vita, dalle tonalità di varietà infinita. Sono qua in giro per la città e provo con impegno a interpretare la realtà, cercando il lato buono delle cose, cercandoti in zone pericolose, ai margini di ciò che è convenzione, di ciò che è conformismo, di ogni moralismo”

 

Così cantava Jovanotti nel 1997, chiedendosi dove fosse la sua casa. La prima pioggia autunnale porterà via quel po’ di colore rimasto a Grassano lungo le vie, ma quello che ha lasciato la seconda edizione di #GrassanoinWonderland è qualcosa che, per molti di noi, rimarrà dentro ancora molto a lungo. E se c’è un’immagine che davvero possa più di tutte rappresentare quest’evento, se c’è una parola che in quattro lettere possa davvero raccontarci cosa abbiamo realizzato, è proprio CASA. Non è stata solo una corsa a colori, non è stato solo un momento di aggregazione e musica, è stato un volersi sporcare le mani e correre tutti insieme per chi una casa l’ha persa dopo il terremoto nel centro Italia, all’improvviso, restando immobili davanti alla vita che ha la pretesa di continuare a discapito del dolore; la stessa casa che i nostri nuovi amici arrivati da poco a Grassano hanno dovuto lasciare perché distrutta dalla guerra, insieme alla disperazione che ti invoglia a rifuggire la morte e scappare, per costruirti una vita da capo, per ricostruire una nuova casa, ancora, un giovane tetto sotto cui ricominciare. Ma soprattutto il sentirsi casa di una comunità che accoglie, che integra, che accetta, che demolisce i pregiudizi, che ci mette l’impegno e la faccia, che diventa un tutt’uno con se stessa, farsi casa e sentirsi casa. E’ questa la risposta che ci sentiamo di dare a quanti hanno criticato, in maniera banale e distruttiva, ipotizzando eventuali interessi personali o intravedendo magagne dietro un gesto sincero: in un periodo in cui la lealtà e la gratuità degli affetti vanno davvero poco di moda, praticare gentilezza impegnata e concreta è il solo vero atto rivoluzionario che ci rimane. È la rivoluzione dei fatti contro le parole a vanvera ed è quello in cui crediamo e per cui sempre ci spendiamo e ci spenderemo. Ed è questo il nostro modo di dire continuamente grazie a quanti ci hanno sostenuto, camminando di pari passo con noi, a quanti hanno creduto in questa Grassano in Wonderland.

 

Il video di #Grassanoinwonderlad lo trovate a questo link: https://www.dailymotion.com/video/x4vea7s_grassano-in-wonderland-2_fun

 

 

                                                                                                                                  

                                                                                                                                    Maria Rosaria Deniso