Sotto traccia, ma ci muoviamo!
Dopo aver consegnato una lettera scritta da noi e avente ad oggetto la rinascita della Basilicata passando da argomenti concreti (val Basento, raccolta differenziata, erosione delle coste del metapontino), il presidente della Regione (On. Marcello Pittella) ci ha promesso un incontro per approfondire l'argomento. Speriamo venga mantenuta la parola data.
Egregio Presidente Pittella,
Le scriviamo a nome di Vox Populi, gruppo di ragazzi di Grassano, nato con l’idea di contribuire ad un nuovo
sviluppo della Basilicata, con l’obiettivo di rendere la nostra Regione un posto in cui la gente che ha dovuto
lasciarla possa trovare le condizioni per tornare a viverci.
Nello specifico la contattiamo nella speranza di ricevere una risposta ad alcune delle problematiche della nostra Regione, cercando di proporre, nel nostro piccolo, idee che speriamo possano risultarle utili. Se il nostro discorso risulta mirato più che altro alla provincia di Matera, non è certo per una questione di campanilismo ma più che altro perché, vista la nostra provenienza, abbiamo una migliore conoscenza di questa porzione della Basilicata. Siamo convinti che per pensare ad un futuro nella nostra regione sia prima di tutto fondamentale il lavoro, motivodi emigrazione per ormai chissà quante migliaia di lucani. Ovviamente non è un discorso semplice, ne siamo consapevoli, ma ci chiediamo perché non si riesca a sfruttare efficacemente le risorse che il nostro territorio mette a disposizione. Considerando le caratteristiche del nostro territorio, le possibilità di impiego principali sono a nostro parere, concentrate in 3 settori, quello energetico, quello turistico e nel campo dei prodotti tipici e di qualità. Per quanto riguarda il settore energetico, lasciando da parte il discorso sul petrolio
(e sulle Royalties minime, concentrate principalmente a livello locale, per non parlare della carta carburante, a nostro avviso una vera presa in giro), noi vorremmo cercare di capire cosa possano offrire le energie alternative. Saremmo comunque felici di instaurare un dialogo per quanto riguarda rischi, possibilità e vantaggi già ottenuti, dalla popolazione, dall’ attività estrattiva. Nel campo delle energie alternative vorremmo capire se sia possibile pensare ad un sistema, che coinvolga Università, Comuni e aziende, mirato a consentire uno sfruttamento ottimale delle risorse energetiche rinnovabili,
cercando di arrivare ad una diminuzione effettiva dei costi dell’energia elettrica, per famiglie e imprese. Da notare che in questa maniera si andrebbe a creare quella connessione fondamentale tra Università e mondo del lavoro che tanto viene ricercata. Per quanto riguarda il settore turistico, le questioni sono annose, valga su tutti l’esempio dell’ inconcepibile assenza di una stazione Trenitalia a Matera. Questa è una condizione che penalizza molto la città e, di riflesso, l’intero territorio. Non ci stancheremo mai di sottolinearle l’importanza di un’ allaccio FS Matera-Bari, ma non saremo i primi né gli ultimi. Il settore turistico è connesso a doppio filo al settore ambientale e culturale. La preservazione ambientale e il corretto mantenimento del patrimonio culturale (i Sassi su tutto) sono fondamentali per implementare l’afflusso di turisti. A questo proposito ci permettiamo di renderle note situazioni che, sicuramente, non le sono comunque sconosciute. Esempi possono essere la continua erosione della costa metapontina e l’elevato tasso di inquinamento, dovuto al controllo scadente sulle attività estrattive, in Val D’Agri. Ma il tema ambientale non riguarda solo il turismo. Preservare l’ambiente vuole anche dire, ad esempio, monitorare attentamente il rischio idro-geologico. A Grassano è importante il problema del Basento che, a causa di una manutenzione inadeguata dell’alveo, continua a invadere le campagne circostanti, con danni al già debole settore agricolo. Ancora, siamo convinti che l’Università possa essere fondamentale anche in questo ambito. Ambiente vuol dire anche raccolta differenziata. Soprattutto a quelli di noi che vivono al Nord 10 mesi l’anno risulta evidente il baratro presente nella differenziazione dei rifiuti. E’ una questione di competenza comunale, questo è vero, ma non sarebbe possibile attuare un piano regionale in maniera da uniformare tutti i comuni, in maniera da ottimizzare il tutto? Per quanto riguarda infine il settore dei prodotti tipici e di qualità, considerando l’agricoltura come il traino della nostra economia, le sottolineiamo l’esigenza di fornire un maggiore supporto, attuabile anche in maniera indiretta, tramite il mantenimento del territorio che le abbiamo già citato. Nel settore agricolo, come in quello turistico ed energetico risulta comunque fondamentale favorire l’attività imprenditoriale e la creazione di nuove aziende, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Facilitare i giovani nel fare impresa vuol dire consentire loro di restare in Basilicata, di dare lavoro ad altra gente e, di conseguenza, offrire migliori condizioni di vita all’intera popolazione. Probabilmente i problemi non sono così semplici come noi li abbiamo presentati, e non ci aspettiamo che tutto cambi nel giro di poco tempo. Il nostro scopo è quello di cercare di risultare utili, per quanto possiamo esserlo, nella speranza di riuscire concretamente a dare una svolta al futuro della nostra Regione.
- Noi ci crediamo -
Il team di V.p.