Un Salto In Croazia

06.09.2015 18:03

                                               #UnSaltoInCroazia

Agosto 2015, come sempre ci si organizza un po’ all’ultimo momento, un classico! Ecco il riassunto di 7 giorni croati: 5 amici, un camper e una terra da scoprire.

 

(Isola di Krk)

 

Prima di tutto, dove fittare il camper? Questa esperienza ha mostrato quanto sia importante fare scouting se sei vicino ai confini. Infatti dopo un po’ di ricerche e vari scambi di mail, la soluzione più economica si è dimostrata rivolgersi ad un affitta camper in Slovenia, quasi la metà rispetto ai prezzi italiani.

La partenza: Freccia Rossa fino ad Udine (con un appoggio a casa di amici), un’ora è mezza di macchina fino a Ljubjana, un’ora per ascoltare tutti gli allert ed i consigli sull’utilizzo del mezzo.. e si parte! La prima tappa è stata la città di Krk sull’omonima isola; non è stato difficile raggiungerla in quanto collegata da un ponte. Il primo campeggio (prenotato in viaggio qualche ora prima) non era male, popolato da famiglie, ma a 10 minuti a piedi dalle spiagge e centro città. Il mare era azzurro, trasparente, circondato da una cittadina molto carina.. ma non esageratamente spettacolare (non c’era un granché da vedere nei fondali e mancava la nostra amata sabbia). La città serale si è rivelata abbastanza attiva con tanta gente e stand sul lungo mare, un concerto in piazza, localini caratteristici dove bere qualcosa e “ballicchiare”.

 

Ok, tempo 2 giorni e si è passati su un’altra isola, la più conosciuta Pag. Questa volta abbiamo preso un traghetto e con pochi euro e “15 minuti di viaggio” siamo approdati su questo paesaggio lunare, distese bianche con terra e pietra interrotte solo da un’unica strada. Affascinante si, ma per fortuna dopo un paio di chilometri abbiamo ritrovato la civiltà.. qui ci siamo fermati in un campeggio da 1.500 posti, pieno di ragazzi che si svegliavano al mattino (o che  ritornavano all’alba) già con le tipiche canzoni “tunz e tunz” fuori dalla tenda (chest’ je a vit ca m piac’ ). Sulla spiaggia principale è presente una distesa di locali e discoteche davvero molto belle, grandi e piene di gente. Le feste, schiuma party e color game vari partivano in pomeriggio e proseguivano tutta notte. C’è stato da divertirsi, per chi piace questo contesto è la meta giusta, però c’è anche da dire che si tratta di un posto costruito ad hoc per il giovane turista medio, omologato ai soliti most funny summer place (Ibiza, Mykonos e compagnia bella).

(Locali isola di Pag)

 

Si riparte, questa volta utilizziamo un ponte che dall’isola di Pag ci porta verso sud, le successive tappe sono Zadar e Split. La prima una cittadina molto carina, curata bene e piena di turisti, la seconda una vera e propria città (180.000 abitanti – raggiungibile in aereo), questa si che è stata davvero piacevole da visitare. Uno stile romano/bizantino con delle pavimentazioni bianche e colonne greche che si mischiavano alle palme ed al via vai di un posto di mare. In molti scorci continuavo a ripetere “sembra Matera!”, quindi non può che essere stato un posto meraviglioso.

(Split)

 

E’ tempo di risalire, l’ultima tappa è stato il parco naturale di Plitvice, patrimonio UNESCO, con i suoi 16 laghi collegati da splendide cascate. Si tratta di un posto sicuramente da visitare, ci sono diversi percorsi (anche più di 4 ore di cammino) per esplorare tutto il parco passando su tante pedane di legno proprio sopra l’acqua. Diciamo che la sera non si ha proprio voglia di uscire a far due passi..

(Plitvice Waterlfal)

 

Un summary di questa vacanza:

- bella la Croazia, con posti molto affascinanti, ma un mare meno spettacolare di quello che ci si può aspettare. Soprattutto, scarseggiano le spiagge con la sabbia fine su cui rilassarsi dopo “le fatiche” della serata prima.

-Il viaggio porta ad incontrare tanta gente, tante storie diverse, ma all’urlo nei locali “Ci sono italiani??” un buon 90% rispondeva positivamente. Piccola parentesi, durante una serata a Zadar siamo incappati in un locale poco fuori il centro, frequentato solo da croati, con annesso cantante tipico locale. Qui si che si è respirato quel modo di vivere particolare, più reale, di un paese estero.

-Cibo: non vi aspettate di fare eccezionali mangiate di pesce in Croazia, anzi, alcuni posti sono davvero da evitare (vedi ristoranti Pag). Ovviamente non è una regola assoluta, ma in generale abbiamo trovato molti posti di qualità media, ristoratori non proprio cordialissimi e un modo di fare da cui si evince che non sono ancora pronti al grande turismo.

- I prezzi non sono altissimi. Una cena fuori costa dai 12 – 20 €, un biglietto di un autobus 1,20 €, una notte in campeggio circa 14 € a testa, cocktail in disco 7 € (free entry). Ah.. la moneta locale è la Kuna. Un grande disagio è che tanti posti non accettano pagamenti con carta e non hanno wifi, questa è davvero una pecca in posti così turistici, nel 2015..

E’ stata una bella esperienza, per certi versi un’avventura. Ma credo che in Italia ed in Europa ci siano posti più belli da visitare prima della Croazia. Consiglieri di fare un salto a Split ed alle Plitvice waterfall.. Io magari ci tornerò per visitare Dubrovnik!

 

Foto e racconto di: Vito Montesano