Una poesia per V.P.
Se ne sta, posata su tre colli, dormiente,
assopita da speranze incolte,
se ne sta ad aspettar che la gente
si ricordi anche di lei, alle volte.
Grassano, casa del vento,
su vecchia carta compongo poesie,
ti vedo spoglia di secco cemento,
vestita d’erba e du’ o tre fantasie.
Grassano, all’alba silente,
ti copri sottile coi raggi del sole
e mostri timida alla tua gente
prati bagnati da tre o quattro viole.
E par donna elegante,
vestita di bianco,
mai la stessa fra tante,
ma col sorriso un po’ stanco.
Sembra giovane sposa
Con un domani da costruire,
un’istantanea senza posa,
una ricchezza da riscoprire.
E chissà che non bastino dei ragazzi
a farti tornare a tempi migliori,
lo sai, in tanti li credon pazzi,
ma non hanno capito che son sognatori.
Che poi magari non costa niente
Lottare, crederci, e farlo ancora,
c’è già un paradiso, si chiama mente,
bisogna aprirlo quando vien l’ora.
MARIA ROSARIA DENISO