Grassano

Grassano
                                                        GRASSANO



Grassano è un piccolo paese della provincia di Matera (Basilicata). Sorge sopra una brulla collina segnata da profonde erosioni, tra le valli del Bradano e del Basento ed a poca distanza dal torrente Bilioso, “una piccola Gerusalemme immaginaria nella solitudine di un deserto”. Così lo definì lo scrittore Carlo Levi nel suo Cristo si è fermato a Eboli, dove lo descrisse con queste parole: “Davanti a me si alzava, come una grande onda di terra, uniforme e spoglio, il monte di Grassano, e in cima, quasi irreale nel cielo, come l’immagine di un miraggio, appariva il paese (...). Salendo al paese “le curve sono parecchie centinaia, fra gobbe di terra, scavate da grotte, e campi di stoppie aride, dove passa il vento in un’onda di polvere. Non si incontra un albero in tutto il percorso, e ci si innalza a poco a poco, fino ai cinquecento metri del paese, (...). Siamo ormai vicini al paese: ecco il cimitero, in ripido pendio tutto scoperto, come un fazzoletto punteggiato di bianco messo per terra ad asciugare sul fianco del monte, (...) un’ultima breve salita, e la strada si stringe tra le case (...). Nel paese “la maggiore vivacità della gente, il diverso dialetto, con i suoi rapidi suoni pugliesi, mi davano l’impressione di essere quasi in una città piena di vita. Finalmente rivedevo dei negozi, (...), c’erano bancarelle di mercanti ambulanti, sulla piazza davanti al palazzo del Barone di Collefusco (Materi, N.d.R.), che vendevano stoffe, anfore di terra, oggetti da cucina (...). Più in là c’era il caffè: un vero caffè, con un biliardo, Ma fatti avanti e indietro quei duecento passi, fra l’albergo Prisco e il caffè, si esaurisce tutta la vita mondana di Grassano. A destra e sinistra, di sopra e di sotto, non c’è più altro che stradette, scalette e sentieri, (...). Risalii e ridiscesi, da  solo, per le stradette sconosciute, finché giunsi alla chiesa, nel vento, in cima al paese, per ridare sguardo a tutto l’orizzonte, che spazia immenso oltre i confini di Lucania. Di qua, ai miei piedi, le case del paese, con i loro tetti giallognoli, e poi la discesa ondulata e grigiastra del monte, fino al fiume Basento, (...)”

[EN]
Welcome to Grassano
Grassano is a small town belonging to Matera Province (Basilicata); it stands on a bare hill, which is marked by deep erosions. This hill is located between the Bradano and Basento valleys and at a short distance from the Bilioso stream. Carlo Levi the author of Christ stopped at Eboli described Grassano as “A small imaginary Jerusalem in the desert solitude.” Carlo Levi described the town with these words: “The hill of Grassano rose in front of me as a big wave of land, and on its summit, almost unreal in the sky, it appeared the town, which was even and untilled like the image of a mirage (...) Going towards the town “there are almost a hundred curves, between land humps, that are excavated by caves, and fields of arid stubbles, where the winds flows into a wave of dust. You do not see any tree in all your way back, and little by little you climb up the hill till you reach five hundred metres height (...) You are almost approaching the town: here it is the cemetery, in a steep slope totally bare, like a handkerchief dotted with white and put on the ground on the hill side to get dried, (..)a final little slope, and the street gets narrow among the houses (...) In the town “the more liveliness of people, a different dialect, with its fast Apulian sounds, gave me almost the sensation of being in a lively city. At last, I saw again some shops, (...) in front of the building of The Baron of Collefusco (Materi, N.d.R.) there were pedlars stallsthat sold fabrics, terracotta amphoras and kitchenware (...), Further down there was a coffee bar, a real one, with a billiard table (...) But all the society life of Grassano ends going to and fro for that two hundred steps, between Prisco hotel and the coffee bar. On the right and on the left, up and downthere is nothing but small streets, small staircases and paths, (...). I climbed up again and went down again alone, through  the unknown little streets, until I went to the church, in the wind, on the highest point of the village, to look all the horizons that extend as far as farther the borders of Lucania. Here, under my feet, there are thehouses of the town with their yellowish roofs, and then there is the undulating and greyish slope of the hill that reaches...
the river Basento, (...)”