PADRONE E SOTTO
(foto dal film: PADRONE E SOTTO)
Sport molto praticato ancora oggi nel nostro paese da giovani e meno giovani.
Grassano every day - dalle 14,00 a notte fonda, "la menata di birra - AMAmna''"
Le amicizie e le inimicizie “di tavolino” sono di solito permanenti e assai difficilmente chi si fa reciprocamente “olmo” si offre da bere quando capita di giocare assieme. Le inimicizie nel gioco, di solito “scherzose”, a volte rispecchiano le inimicizie personali. Scoprimamo questo gioco molto diffuso nel nostro paese.
Scopo del gioco è “eleggere” un “padrone” e un “sotto” che, di volta in volta, decideranno chi tra i bevitori può bere e chi, invece, deve “andare olmo”, ossia non deve bere. Si suppone che il termine “olmo” sia dovuto o “alla natura della pianta, dal legno asciutto che non dà frutti commestibili, oppure alla metafora di mandare il malcapitato di turno a reggere l’albero, normalmente saldo e robusto, mentre gli altri consumano anche la sua parte” . (fonte: wikipedia).
Conosciuta come "la passatella" è un gioco con regole di solito assai articolate, che cambiano notevolmente da paese a paese. A buon diritto possiamo affermare che, ogni località, possiede un preciso cerimoniale per l’assegnazione dei bicchieri, basato sulla consuetudine, che tutti i giocatori del paese conoscono e rispettano. La passatella “moderna” si fa essenzialmente consumando la birra. In passato e fino agli anni ’50 e ’60, invece, si faceva esclusivamente con il vino, talvolta accompagnato da gassosa.
Numero di carte. Di solito vengono date 4 carte con o senza scarto a seconda del numero dei partecipanti. Con 8 giocatori si danno solitamente 5 carte. Con un numero di giocatori superiore a 10 si danno 3 carte, con 1 carta in mezzo.
Valore delle carte. Le carte nella passatella hanno lo stesso valore della “primiera” nel gioco della “scopa” (stiamo parlando di carte napoletane)
1 (asso) = 16 punti
2 = 12 punti
3 = 13 punti
4 = 14 punti
5 = 15 punti
6 = 18 punti
7 = 21 punti
8 (donna) = 10 punti
9 (cavallo) = 10 punti
10 (re) = 10 punti.
Conteggio dei punti e scelta del padrone e sotto. Ad ogni mano di carte, si tira il “padrone” e il “sotto”, fino a completamento del giro. Risulta “padrone“ il giocatore che, sommando il valore delle carte possedute, ottiene il punteggio più alto. Il punto maggiore in assoluto è detto “frusce”, rappresentato da 4 carte di segno uguale; segue, come valore, la “primire” (la primiera) costituito da 4 carte ognuna di segno diverso: denari, spade, bastoni e coppe. Se non si ha né “frusce” né “primire”, vince la somma delle carte dello stesso seme. La particolare combinazione di asso, sette e sei dello stesso seme si chiama “55” ed è un punteggio superiore alla primiera (ovviamente non al frusce). Se dovessero verificarsi 2 punteggi uguali, la mano è “patta” e quindi si ridanno le carte per “ritirare” nuovamente il padrone.
Il “sotto” (chiamato anche “servo”) è, invece, il giocatore che ottiene il punteggio più basso sommando le carte dello stesso seme.
Se ci sono 2 o più punti uguali si ridanno le carte per “ritirare” il sotto.
Modalità di gioco. I giocatori di passatella tengono le carte in mano e le scoprono, come nel poker, “tirando” le carte con un movimento ondulatorio, per scoprirle lentamente. Soprattutto se si ha un buon punteggio, si cerca di far innervosire l’avversario (in particolare se “va olmo”), mostrando per ultimo le proprie carte. Quando tutti hanno scoperto le carte, vengono dichiarati il padrone e il sotto. Il padrone ordina la bottiglia di birra (in passato il vino) da 66 cl e 4 bicchieri rigorosamente di uguali dimensioni, che il/la barista porta puliti ad ogni nuova mano di carte. Il padrone di solito chiama la birra richiedendola alla temperatura che preferisce. Il barista arriva con il vassoio (la uandire) con 4 bicchieri vuoti e una birra che spesso, prima di stappare, fa saggiare con mano al padrone per confermare che la temperatura scelta sia di suo gradimento.
Le regole del gioco. Appena viene portata la birra, inizia il gioco vero e proprio, ossia la trattativa tra padrone e sotto per assegnare i bicchieri. Il padrone fa le “proposte” al sotto, gli chiede cioè a chi vuole dare da bere fra i componenti del giro. Il “padrone” dice, ad esempio: “un bicchiere a me, uno Tizio, uno a Caio e uno al sotto” . Il “sotto” può acconsentire o meno alla proposta formulata dal padrone, dicendo: “è ceduto” se acconsente oppure “non è ceduto” se si rifiuta di assegnare il bicchiere come proposto dal padrone. Se il sotto “cede”, ossia accetta la proposta, il padrone consegna i bicchieri ai “prescelti” e dice che si possono fare le carte, e quindi il gioco continua con una nuova mano. Se il sotto non cede la birra, il padrone formula nuove proposte fino all’accettazione da parte del sotto o al suo definitivo rifiuto.
Situazioni tipiche del gioco della passatella.
Il padrone e il sotto, decidono di spartirsi a metà il contenuto della bottiglia di birra (2 bicchieri ciascuno), facendo olmo a tutti.
Mandare dal sotto. Spesso, “padrone” e “sotto” non si mettono d’accordo su chi deve bere. In questo caso, il padrone ha la facoltà di “mandare dal sotto“ un giocatore cui vuole dare da bere.
L‘abilità del “passatellista”, nel corso del patteggiamento sulle proposte e nelle dinamiche del gioco, consiste nel “consolidare le proprie amicizie” e creare nuove alleanze in modo da assicurarsi le bevute successive nel corso del gioco ed evitare che gli avversari bevano.