Passeggiando per Grassano

Passeggiando per Grassano

                                  PASSEGGIANDO PER GRASSANO

 

Cosa c’è da vedere ?

Sono da notare alcuni palazzi gentilizi: in Via Forno il  Palazzo Ruggiero, sede del Governatore che amministrava per conto del Duca della Salandra la giustizia e le rendite da questo balaustre ed archetti in ferro battuto, ha una pianta quadrata e rappresenta il tipico palazzo padronale d’inizio ‘800. Merita una visita anche il Palazzo Materi la cui costruzione si fa risalire tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, con portale e stemma scolpiti in pietra locale. Si accede da un grande atrio con ampie arcate. Il Palazzo si trova in Corso Umberto I , nel cuore del vecchio centro abitato del Paese ed in posizione dominante sull’agglomerato urbano. Originariamente di fronte ad esso non sorgeva la cortina attuale di edifici ad un piano, per cui esso costituival’unica emergenza architettonica possedute nel territorio. Da segnalare inoltre il bel portale d’entrata sormontato dallo stemma gentilizio del Duca realizzato alla fine del ‘700 e il grande salone con le sue volte a vela oltre all’interessante scalinata d’ingresso. In Via Roma il Palazzo Schiavone e il Palazzo Ferri in viaAppulo-Lucana. Quest’ultimo si presenta con un ampio cortile, insieme alla chiesa madre. Del Palazzo Materi fa cenno anche Carlo Levi nelle prime pagine del Cristo si è fermato ad Eboli. Accanto si nota Palazzo Materi Leone. Alla fine del Corso Umberto I, è situata la chiesa della Madonna di Pompei o Madunnedd, una piccola cappella a una sola navata costruita probabilmente nell’Ottocento; la chiesetta è proprietà privata della famiglia Cuscianna. Al suo interno accoglie alcune statue raffiguranti la Passione di Cristo che vengono portate in processione il venerdì santo. Significativa la bella Madonna Addolorata in essa custodita, unico esempio, a Grassano, di madonna completamente snodabile e vestita con abiti veri. Nella parte alta del paese si trova la Chiesa Madre dedicata a San Giovanni Battista, del XVI secolo. Anticamente era una cappella del ben più ampio castello di proprietà del Commendatore di Malta e che occupava tutta la sommità del colle. Di stile barocco, si presenta con una pianta a croce latina, con tre ampie navate. Custodisce un prezioso organo, opera di maestri intagliatori meridionali. Nella navata destra c’è la scultura lignea di Sant’Innocenzo del XVIII secolo. La chiesa custodisce altari in marmo policromo e una acquasantiera del XVII secolo. Poco distante dalla chiesa si trova il rione Capolegrotte . Nel centro dell’abitato si erge l’ex Convento Carmelitano di S. Maria del Carmine edificato nel 1612, ora sede del Municipio. Si notano ne  chiostro un singolare pozzo e lo stemma dell’Ordine dei francescani affrescato sul muro dietro il pozzo. Nella sala consiliare, ex refettorio del convento, emergono due grandi affreschi settecenteschi che raffigurano l’ Ultima Cena e le Nozze di Cana, d’ignoto frescante.

 

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Worth visiting In Grassano you can see some noble mansions such as: Palazzo Ruggiero in Via Forno, this was the seat of the governor who managed the law and the land rents on behalf of the owner the Duke of Salandra. It is also worth taking the opportunity to admire the entrance portal bearing the coats of arms of the Duke, and which was made in the end of the 18th century, and the huge hall with its rib vaults besides the interesting flight of steps. Palazzo Schiavone in Via Roma and Palazzo Ferri in Via Appulo-Lucana. This one has got a squared plan and it is a typical noble mansion of the early 19th century. It has got a large courtyard, balustrades and small arches made of wrought iron.Palazzo Materi is also interesting to visit. The building dates back from the end of the 18th century until the early 19th century and its portal and coats of arms are carved out of the local stone. To enter the mansion you have to pass through a big atrium with large arcades. Palazzo Materi dominates the urban conglomeration, and is located in Via Umberto 1, the heart of the old town centre. In the beginning, in front of Palazzo Materi there was not the group of present one floor buildings, therefore it was the only existing architectural structure together with the mother church. Carlo Levi mentioned Palazzo Materi in the first pages of his book Christ stopped at Eboli. Next to Palazzo Materi there can be found Palazzo Materi Leone. At the bottom of Corso Vittorio Emanuele there is the Madonna di Pompei or Madunnedd Church. This church has got a small chapel and an only nave, which was probably built in the 19th century. This church is private property belonging to the Cuscianna family. Inside the church there are some statues representing The Passion of the Christ, these are taken for the religious procession on Good Friday. Madonna dell’addolorata statue kept insid  the church is very significant, because it is a unique example, in Grassano of a Madonna (Virgin Mary) that is totally articulated and wearing real clothes. In the upper part of the town it is located the Mother Church dating back to the 16th century and consecrated to Saint John the Baptist. In ancient times it was a chapel part of the bigger castle that took up the entire hill summit. This castle was owned by the commendatory of Malta. The church is with a naive and two side aisles, has a baroque style and a Latin cross plant. Inside it is kept a precious organ work of southern master woodcarver. In the right side nave there is the wooden statue of San Innocenzo dated the 18th century. The church keeps polychrome marble altars and a holy water stoup dated the 17th century. Not very far away from the church there is Capolegrotte district. The Carmelite convent of Santa Maria del Carmine built in 1612 is now seat of the town council and located in the centre of the built-up area. In the cloister you can see a particular well and the coats of arms of the Franciscan Order frescoed on the wall behind the well. In the council chamber, formerly the refectory of the convent, there are two big eighteenth– century frescoes that depict the Last Supper and the Cana wedding, whose painter is unknown. The colour framework follows some Venetian painting styles.