La bella storia della Polisporting

 

                        

Abbiamo seguito le ragazze della pallavolo Under-14 in una delle loro prime uscite stagionali. 

Alla fine il risultato è stato convincente e le ragazze hanno vinto per 3 set a 1 contro le loro pari età. 

Aldilà del risultato finale, quella della Polisporting Grassano è già una vittoria negli intenti: una società giovane, sorretta sulle spalle forti di Pietro Lorusso e Giacomo Guastamacchia che mettono in pratica quello che hanno imparato in anni di studio dopo aver conseguito la laurea in Scienze Motorie.
Un progetto da apprezzare, che parte dal volley e dai più piccoli per poterli istruire ed educare ad una cultura sportiva che sia sintomo di unità e appartenenza ai colori che si indossano.
Abbiamo fatto due chiacchiere con i responsabili e le ragazze al termine della partita, questo è quello che hanno voluto condividere con noi e con voi. 

 

Commentiamo il post partita con il Mister Pietro Lorusso. Com’è andata?

Le ragazze hanno giocato veramente tutte bene e stanno crescendo piano piano: è la prima vittoria della società Polisporting in tutte le categorie, quindi fa’ morale. 

Le ragazze sono partite bene: i primi due set li hanno dominati, il terzo a metà perché poi l’abbiamo perso, ma hanno saputo reagire nel quarto set ed era quello che mi interessava di più.
Hanno giocato tutte, bisogna che capiate lo spirito: a differenza di altre squadre, noi abbiamo 16 atlete in panchina, mentre per le altre società ce ne sono a stento 8. Le ragazze hanno bisogno di fare esperienza, quindi tutte vanno in campo, incoraggiate anche dalla presenza delle amiche e delle famiglie. 

Cresceranno piano piano: questo è un gruppo non omogeneo, nel senso che ci sono ragazze sia di seconda che di terza media, dato che sono iscritte al campionato Under-14 che è rivolto prevalentemente a ragazze di terza, ma giocano quasi tutte le ragazze di seconda perché hanno fatto già in precedenza esperienze di mini-volley. 

Abbiamo atlete che partecipano a più campionati: alcune più grandi partecipano anche al campionato Under-18, mentre le più giovani che rientrano nella categoria danno anche una mano alle compagne dell’Under-13. 


Un commento a caldo dalle protagoniste in campo: siete orgogliose del risultato che avete ottenuto oggi?

Raccontateci cosa vi piace e cosa vi aspettate da questo sport.

Sì siamo molto orgogliose del risultato che abbiamo raggiunto oggi, è la prima vittoria per la nostra squadra e ci rende molto felici. 

A me personalmente piace perché è un gioco di squadra e questo porta a trascorrere tanto tempo insieme. Può essere un hobby: non devi fare il campionato e vincerlo per forza, ma è un momento per stare insieme e divertirci. 

Ci sentiamo una squadra non solo durante la partita, ma durante tutto l’anno. 

 

Da quanto tempo giocate a pallavolo e come vi trovate con l’allenatore?

Alcune di noi sono qui da due anni, da quando è iniziato questo progetto con il mini-volley, altre invece si sono aggiunte da poco (qualche mese) ma sono già parte integrante di questa famiglia. 

 

Avete mai pensato di cambiare sport?

Alcune di noi hanno dovuto cambiare sport, ma è stata una decisione dettata da cause di forza maggiore perché in alcuni anni non c’era più la possibilità di allenarsi e siamo state costrette a virare su altri sport. 

Non appena però è ripartito il progetto del volley, siamo tornate di corsa. 

Altre invece nonostante le difficoltà hanno continuato a giocare a pallavolo, ma allenandosi individualmente o presso altre società. 

Sia le nuove arrivate, che le più longeve, se potessero scegliere, non cambierebbero la pallavolo con un altro sport perché sentiamo che è questa la strada che ci fa’ stare meglio. 

 

E infine eccoci con il “tuttofare” della società: presidente, preparatore atletico e avvocato, in una sola parola Giacomo Guastamacchia. Volevamo sapere da te quando è nata l’associazione e quali sono le varie dinamiche di questo sport. Raccontaci un po’..  

La Polisporting è un’Associazione Sportiva Dilettantistica di Grassano perché noi, oltre alla pallavolo (che è il primo sport in cui abbiamo scelto di impegnarci), vorremmo abbracciare più sport per venire incontro alle esigenze di tutti qui a Grassano. 

L’idea è nata da me e Pietro soprattutto perché siamo entrambi laureati in scienze motorie e abbiamo notato che a Grassano pian piano stanno decadendo molte cose tra cui anche lo sport in generale: per questo abbiamo deciso di impegnarci nella pallavolo per tentare di risanare questa situazione. 

La società nasce nel settembre 2013 (siamo al secondo anno di attività) e ad oggi abbiamo conseguito degli ottimi risultati. 

Durante il nostro tragitto finora dal punto di vista burocratico non abbiamo incontrato grossi problemi in quanto io stesso me la cavo, essendo anche un commerciale. Più che altro abbiamo incontrato qualche difficoltà dal punto di vista “comunale” perché la gestione da parte del Comune degli impianti sportivi non è delle migliori e abbiamo dovuto combattere per ottenere dei risultati che ora stanno venendo fuori. 

 

Concretamente, quali sono le difficoltà che avete incontrato? 

Principalmente la gestione dell’impianto e la mancanza di un vero e proprio custode: oggi, ad esempio, ho aperto io il palazzetto, ho montato la rete, sono venuto a controllare se gli spogliatoi erano puliti e in condizioni decenti. 

Non è una critica, ma la gestione degli impianti sportivi dovrebbe essere più curata. Ricordo che quando io ero piccolo in questo impianto dove ci troviamo ora per questa chiacchierata c’era un custode e si praticavano ben 3 sport: il calcio, il judo e la pallavolo riuscivano a convivere senza problemi grazie alla presenza di un custode che gestiva tutte le esigenze dei diversi atleti quotidianamente. Ora invece siamo costretti a sopperire alla mancanza di un custode attivandoci noi in prima persona e svolgendo incarichi che sarebbero di competenza di altri soggetti. 

Io non posso svegliarmi al mattino col pensiero di trovare gli spogliatoi sporchi (stiamo parlando di ragazzine che non hanno compiuto ancora la maggiore età) o non devo prendermi cura di montare la rete per gli allenamenti e le partite (rete che ho dovuto anche aggiustare, perché era rotta). 

Non parlo solo del palazzetto, ma anche di altri impianti sportivi che a Grassano sono ormai abbandonati e in disuso (ed è un peccato viste le potenzialità che hanno). 

 

A livello di organizzazione, avete mai avuto problemi con le ragazze? 

Credo sia normale, soprattutto con le ragazze in fase adolescenziale, avere qualche problema di gestione del gruppo. Però al momento stiamo riuscendo a lavorare bene e le ragazze rispondono positivamente. 

Per quanto riguarda le trasferte invece, abbiamo ricevuto un grande e inaspettato aiuto da parte delle famiglie: non pensavamo di poter contare così tanto su di loro e infatti quando ci spostiamo per giocare in altri paesi ci capita anche di andare con più macchine di quante ne siano effettivamente necessarie perché alcuni genitori vogliono assistere a tutti i costi alle prestazioni delle ragazze, accompagnandoci persino fino a Policoro. La partecipazione dei genitori è sicuramente un gran bel segnale, così come lo è quella del pubblico che come avete potuto constatare oggi è accorso numeroso nonostante giocassimo in un giorno infrasettimanale. 

 

Avete già delle idee per il futuro? Il prossimo sport su cui volete puntare? 

In questo momento ci stiamo soffermando soprattutto sulla pallavolo perché stiamo disputando tre campionati contemporaneamente (Under-13, 14 e 18 tutti femminili). 

Ci piacerebbe però creare anche una squadra maschile che coinvolga principalmente i ragazzi tra i 14 e i 16 anni su cui puntiamo molto per poterli preparare per un futuro per giocare in prima divisione ovvero con i “grandi”.  

 

In che modo noi di VP potremmo darvi una mano?

Voi di Vox Populi ci siete di grande aiuto già con la semplice sponsorizzazione delle partite: per noi è di fondamentale importanza per diffondere in generale lo sport a Grassano e per incrementare la partecipazione e il coinvolgimento della gente. Partendo da noi, e coinvolgendo le altre società che ci sono in paese e che da anni si impegnano in un obiettivo che noi condividiamo, possiamo fare molto insieme.